È Christian Florio, giovane pivot proveniente dalle Eagles di Cividale, il tassello mancante nel mercato del Pordenone. Un giocatore di prospettiva, ma con già tutte le carte in regola per stupire.

Classe 2004, Florio è sbarcato nel calcio a 5 due anni fa, guadagnandosi qualche gettone nella C1 friulana con la Clark, abbastanza per essere convocato in Rappresentativa regionale al Torneo delle Regioni in Calabria. La scorsa annata, invece, è esploso nella formazione ducale, dove ha legato con Rok Grzelj al punto da farsi trascinare in neroverde. «Per me è un onore arrivare a Pordenone – sono le prime parole –. Sono molto felice di essere qui e spero di restituire molto alla società dando il massimo e impegnandomi con tutto me stesso».

Per la verità, in riva al Noncello Christian ci era già stato, avendo militato nell'under-17 del Pordenone a 11. Prima aveva iniziato il proprio percorso nell'Ancona Lumignacco, per poi proseguirlo nel Donatello e nell'Udinese; dopo, invece, le occasioni con gli juniores nazionali del Cjarlins/Muzane e con la prima squadra del Tricesimo. Esperienze in squadre importanti, che, per quanto a 11, ne hanno plasmato la mentalità e la determinazione. Anche per questo Christian non è per nulla intimorito dalle due categorie di differenza rispetto alla B dello scorso anno. «Sono molto fiero di me stesso, non è un percorso che capita a tutti» ammette.

Nessun dubbio nemmeno sulla scelta di accettare l'offerta del Pordenone, stavolta a 5. «Mi hanno sempre parlato bene dello spirito di gruppo all'interno della squadra – continua – e da fuori l'ho sempre ritenuta una società seria. Inoltre sono molto amico di Rok, che me ne ha sempre parlato molto bene. Insomma, trovare un accordo è stato facile». Immancabile, infine, un commento per i tifosi: «Darò il massimo per farli esultare – conclude – e non vedo l'ora di farlo assieme a loro ad ogni gol».