Conferme fra i pali, per il Pordenone, che dopo aver blindato il titolare Vascello, ufficializza ora la permanenza di Matteo Catto a suo vice.

Classe 2005, Matteo è un prodotto del vivaio neroverde e non vede l'ora di ripagare la fiducia della società. «Essere cresciuto nel vivaio del Pordenone e ora far parte della prima squadra è un grande motivo di orgoglio per me – è l'entusiasmo –. Significa che il lavoro, l’impegno e la passione che ho messo sono stati riconosciuti. Indossare questa maglia ha un valore speciale: rappresenta la Città, il percorso che ho fatto e le persone che in ogni partita continuano a sostenerci. Ogni partita è un’occasione per dimostrare quanto tengo a questi colori e per dare tutto me stesso in campo».

Davanti a sé, un "mostro sacro" come Vascello, da cui apprendere ogni giorno. «Lavorare con un giocatore come Vascello è un privilegio – sottolinea Catto –. È un punto di riferimento per tutti, non solo per quello che fa in campo, ma anche per come si comporta fuori. Ha una mentalità vincente, grande voglia di lavorare, esperienza da vendere e sempre una parola giusta per aiutarti a migliorare. Io cerco di rubare con gli occhi ogni giorno, osservare come si allena, come si prepara alle partite, come gestisce i momenti di difficoltà. Allenarmi con lui è una scuola continua».

Anche il giovane portiere guarda alla stagione alle porte come a una sfida. «Sarà sicuramente una stagione impegnativa, ma anche stimolante – chiosa –. Quando ci sono tanti cambiamenti serve tempo per trovare i giusti equilibri, ma se lavoriamo uniti e con il giusto spirito possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Ci vorranno sacrificio, compattezza e voglia di lottare su ogni pallone. Dovremo essere squadra in ogni momento, dentro e fuori dal campo. Il gruppo farà la differenza».